di Paolo Cavaleri
CINETICA-Per conoscersi e comprendersi non basta avere pazienza e volontà, è necessario saper coltivare un modo che ha in sé il mantenimento dei rapporti, nel loro senso più alto del rispetto e accettazione del diverso.
Molto spesso ci accorgiamo di aver imboccato una strada che si fa sempre più piccola davanti all’avanzare del tempo, e assottigliandosi può rimpicciolire fino a sparire … come se quel che era stato fatto di buono fosse svanito per sempre, anche agli occhi del mondo. Ebbene è, non solo importante ma vitale, sapersi riconoscere fra simili attraverso i nostri singoli atti, perché fra i doveri e le aspettative a cui dobbiamo rispondere, quando esse provengano da un buon cuore, c’è il modo che, come invisibile monito, agisce fra gli uomini, le fiere e la natura: gentile cortesia. La gentilezza può davvero lenire i dolori passati, perché come niente e nulla, se assente, rende gli onori e i doveri, freddi compiti a cui ottemperare per poi dimenticare gli albori dei sogni collettivi.
L’uomo che fissa le capre – (2009).
“La loro gentilezza è la loro forza”
Bob Wilton è un giornalista americano normalmente sposato. Nello stesso momento in cui il suo paese viene messo al centro delle attenzioni mediatiche, per via dell’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre, vede rompersi l’unica certezza della sua vita rappresentata dal suo matrimonio. Sua moglie lo preferisce al suo editore. Così, affranto e arrabbiato, accetta l’incarico di continuare le tracce su un caso che stava seguendo.
Il suo giornale, avendogli commissionato l’intervista di un ex-soldato che affermava di avere dei poteri mentali, accetta di concedergli un viaggio per le ricerche di un misterioso gruppo di militari che negli anni ottanta formavano l’Esercito Nuova Terra. Questa formazione sembra non esistere più, e molti dei suoi membri a distanza di anni sono spariti dalle fonti ufficiali, Wilton decide quindi di perseguire la fonte di questo speciale distaccamento americano.
Un nome, due uomini, un destino.
Raggiunto l’Iraq, dove ogni reporter vede bene di guardarsi le spalle per le tensioni fra occidentali e islamici, l’inviato rintraccia casualmente Lyn Cassidy, da lui conosciuto nelle storie del primo testimone come il più efficiente ‘soldato psichico’, e dopo un po’ di ritrosia da parte di quest’ultimo, i due uomini decidono insieme di affrontare il percorso per attraversare il confine per avere risposte e arrivare a scoprire che fine hanno fatto gli ex-soldati costruttori di pace: per Bob consisterebbe nella ricostruzione di una storia, mentre per Lyn la riappropriazione di una identità perduta; un reporter depresso e un guerriero di pace nella stessa rotta per una possibile visione comune.
“… come potevano l’amore e la gentilezza vincere le guerre … seguire le orme di Gesù Cristo … risolvere le guerre nel mondo con i fiori e diventare guerrieri psichici”.
Tuttavia niente sarà come si aspettavano, gli amici di una volta e i miti raccontati saranno presi per veri in parte, e i pericoli incontrati dovranno accompagnarsi e fiducia e fede per il prossimo.
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“The Men Who Stare at Goats” è una pellicola del 2009 per la regia di Grant Heslov.
Mostrato in maniera satirica prende in esame fatti che si credono ipoteticamente accaduti, a suo tempo, nelle fila di alcune forze militari dall’inizio degli anni settanta.
Interpretato da Ewan McGregor, George Clooney, Jeff Bridges, Kevin Spacey, Stephen Lang e tanti altri, si svolge su un filone narrativo di un reporter che intimamente confessa pensieri ondeggianti tra un animo drammatico e uno spirito ansioso di appartenere a qualcosa di nuovo. Un tragitto interiore dove la gentilezza sarà la fedele compagna amica.
Bob e Lyn, dovranno reimparare a essere gentili con loro stessi, prima che con gli altri in quanto intraprenderanno un viaggio all’interno delle loro coscienze per poter fare una cosa difficilissima: perdonare loro stessi per i fallimenti e gli errori, figli delle aspettative degli altri, nella loro vita.
La gentilezza sarà risolutrice dei rapporti interpersonali e una nuova carta per mostrare come il nemico, molto spesso, sia la versione peggiore di sé per conflitti irrisolti antecedenti alle antipatie rivoltili.
Buona visione
Qualunque storia personale una persona abbia, è giusto cercare di comprendere, senza invadere, le scelte e gli atteggiamenti perseguiti da chi abbiamo accanto.
Rabbie e rancori vengono da personali irrisolutezze e la gentilezza può essere un modo cortese per riappropriarsi umanamente della nostra identità.